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mercoledì 1 settembre 2010

Il matrimonio

- Eccola, arriva
- Com' bella..
Mi giro in direzione del portone. Eccola, arriva la sposa.Beh bella, finché è conciata cosi' non mi pare proprio.Appesantita dai fronzoli,dai brillantini,dai tulle vari,con i riccioli ingessati dalla lacca, piu' che una sposa pare un catafalco.Dondola lentamente verso l'altare accompagnata dal padre, talmente vecchio che pare essere lui ad aggrapparsi al braccio giunonico della figlia e non viceversa.
Intanto, passo dopo passo, la sposa arriva finalmente all'altare, sorridente come un testimonial della Colgate. Tra il pubblico si sentono dei sospiri; qualche signora sentimentale sta già singhiozzando dalla commozione.
Bene.Che arrivi lo sposo cosi' poi si va a mangiare e la facciamo finita.
Passano i minuti.La sposa continua a sorridere imperterrita, di un sorriso perfettamente immobile, che mi fa un po' pensare a quello di certe Barbie.Le signore continuano a singhiozzare, sommessamente.Risparmiano il fiato e le lacrime di gioia per la scena clou, quella in cui lo sposo puo' baciare la sposa, e vissero tutti felici e contenti.
Passano altri minuti.Uno dei testimoni guarda l'orologio, pare che lo sposo sia in ritardo.Chiedo a mia zia, vicino a me
- Ma lo sposo..?
- Arriverà.Magari ha fatto tardi a vestirsi.Nessuno vuol essere assente nel giorno piu' importante della propria vita, dico bene? - mi fa, strizzandomi l'occhio
Ma il tempo passa e dello sposo neanche l'ombra. Fra gli invitati serpeggia il nervosismo. Il prete gira dietro l'altare come un leone in gabbia, facendo svolazzare la sottana. Gesticola. La sposa continua a sorridere, ma ora il suo sorriso ha un che di strano: é tirato e floscio al tempo stesso. Un po' come una vela spiegata nel mare in bonaccia.
Mia zia si rivolge ad una signora vicino a lei, che ha un vivaio di plastica sul cappello
- Ma che strano..perché è cosi' in ritardo? Speriamo non sia successo nulla..
- Non saprei cara.. ti diro', io l'ho visto massimo due o tre volte, ma mi é parso un giovane tanto preciso, responsabile..
Un ragazzo in completo nero corre verso l'altare. E' lo sposo? No, é solo uno dei testimoni che era uscito a telefonare. Discute con il prete, la sposa, il padre. Da quello che riesco a sentire pare che lo sposo abbia il cellulare staccato, idem per l'amico che doveva accompagnarlo in chiesa.
- Oh - fa la sposa, e il sorriso le si affloscia come una tenda a cui siano stati tagliati i tiranti - e se avesse avuto un incidente sulla strada? Oh Dio no, no..
Cercano di tranquillizzarla, assaltandola con carezze e sussurri
- Magari é a casa - fa il testimone col cellulare - faccio una corsa per vedere se é li'. Se nel frattempo arriva ovviamente avvisatemi
E scappa di corsa fuori dalla chiesa.
Intanto la navata rimbomba del brusio degli invitati. Si sente il prete che fa "Ma non é possibile, io non ho tutto il giorno! E' l'una perdinci! Alle due e mezzo ho un battesimo! Alle quattro un funerale!"
La sposa, sempre piu' sconcertata, cerca conforto dalla madre, travestita, per l'occasione, da abat-jour.
Passano venti minuti circa. Torna il testimone-staffetta, trafelato. Solo. "E Rino? " gli chiede subito la sposa
- Non c'era a casa..non so che dire. Avete provato a chiamarlo?
- Si..niente.
Le parole sono state udite distintamente. Rino non é a casa. Rino non é raggiungibile al cellulare. Nel giorno piu' importante della sua vita, non si sa che fine abbia fatto Rino, in sostanza.Il brusio aumenta in modo esponenziale. Si avanzano diverse ipotesi:
- Magari é rimasto bloccato nel traffico col cellulare scarico..- dice una vecchia dalle gambe a tubo di stufa in completo blu scuro
- O magari si é scordato..ve lo immaginate? - avanza un' altra signora, con la faccia color terracotta.
- Vuoi vedere che quello ieri alla festa d'addio al celibato s'é sbronzato tanto che sta ancora a dormi' fra le braccia di una ballerina - sghignazza un adolescente con i capelli accuminati col gel. Mia zia lo fulmina con gli occhi e lui smette istantaneamente di sghignazzare.
Passa altro tempo. La cerimonia avrebbe dovuto avere luogo quasi due ore fa. Proseguono invano i tentativi di mettersi in contatto con lo sposo. Niente.
Alle due in punto il prete annuncia
- Scusatemi ma io devo andare, ho un battesimo da celebrare fra mezz'ora all'altro capo della città. Sono sinceramente dispiaciuto qui per la figliola ma io se questo non si presenta non ci posso mica fare nulla.
La madre della sposa cerca invano di trattenerlo, ma lui le risponde, irritato
- Eh no signora mi dispiace ma io sono due ore qui che aspetto! Eh mica si puo' fare cosi' eh! Poi se uno cià un problema avvisa, non é che fa finta di nulla!
La sposa scoppia a piangere. Il giorno teoricamente piu' bello della sua vita cosi' inspiegabilmente andato in malora, insieme a cinquecento euro minimo di trucco e di parrucchiere..
Ormai non ci sarà piu' nessuna cerimonia,questo é poco ma sicuro. Tant'é che il padre della sposa annuncia al microfono dell'altare
- Scusatemi per questa situazione..io non so proprio come spiegarmela.. non c'é piu' matrimonio..mi dispiace..
poi si allontana dall'altare e comincia a bestemmiare sommessamente
La sposa disperata intanto, viene circondata da un capannello di signore vogliose di consolarla, di abbracciarla, di carezzarla; la scena mi ricorda un po' quella di un pezzo di pane preso d'assalto dalle formiche nell'ora della siesta.
- Mio dio - penso fra me e me - finalmente un matrimonio interessante. - ma poi mi pento un po' del mio cinismo.
Aspetto ancora qualche minuto, in attesa di un colpo di scena che non arriva. Allora me ne vado senza nemmeno salutare mia zia che nel frattempo é finita nel mucchio delle consolatrici, là vicino all'altare. Non so se é la fortuna o l'eccezionalità della circostanza ma mentre mi dirigo verso l'uscita non vengo placcata nemmeno da un parente. Meglio cosi'.
Ho riso fino alle lacrime durante tutto il viaggio di ritorno in macchina. Non ho smesso nemmeno sotto lo sguardo interrogativo del panettiere sotto casa, dove ho preso due cornetti. Uno per me, e uno per la colazione di Rino, che sicuro sta ancora dormendo nel mio letto.